Cronaca

Migranti, 100 a bordo di un gommone in zona Sar maltese: nessuno interviene per 3 giorni

La denuncia di Sea Watch:" i soccorsi da Malta stanno intervenendo solo ora". Nel weekend arrivati in 360. Proiettile e minacce di morte al procuratore Patronaggio, che coordina la maggior parte delle inchieste sugli sbarchi, e ai figli. Vertice in prefettura e "Totale solidarietà" dal ministro dell'Interno Salvini.
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Un gommone con 100 migranti a bordo, è rimasto in balia del mare per tre giorni a 44 miglia a sud-est di Lampedusa in zona Sar maltese prima che Malta facesse partire le operazioni di soccorso. Lo  denuncia Sea watch.


"Alle 13 il nostro aereo di ricognizione è stato informato, da Alarm Phone di un gommone con a bordo 100 persone in mare da 3 giorni. Da ieri diversi aerei militari hanno sorvolato l'area e oggi una motovedetta maltese era nelle vicinanze. La P61 delle forze armate maltesi è intervenuta solo 2 ore dopo la richiesta di intervento inviata da Alarm Phone. È disumano che le autorità europee, al fine di ridurre il numero di arrivi in Europa, osservino dall'alto persone in pericolo senza intervenire tempestivamente.


Intanto il procuratore che coordina la maggior parte delle inchieste sui migranti, Luigi Patronaggio, ha ricevuto una lettera con un proiettile e con minacce di morte per lui e per i suoi tre figli. ""Questo è un avvertimento, la prossima
volta, se continuerai a fare sbarcare gli immigrati, passiamo ai fatti. Contro di te e ai tuoi 3 figli" c'era scritto all'interno della 
busta, regolarmente affrancata arrivata sulla sua scrivania.

Coordina l'inchiesta la procura di Caltanissetta. "Al procuratore, che ascolteremo nei prossimi giorni in Commissione antimafia, va tutta la nostra solidarietà e la nostra attenzione". Lo dice Claudio Fava, presidente della Commissione antimafia siciliana".Totale solidarietà al procuratore capo la violenza e le minacce sono sempre inaccettabili. Le Forze dell'Ordine sono al lavoro per individuare i responsabili" ha aggiunto il ministro dell'Interno Matteo Salvini.
 

Già nel settembre del 2018 Luigi Patronaggio era stato destinatario di un'altra lettera contenente in proiettile. "Zecca sei nel mirino", si leggeva nella lettera contenente un proiettile da guerra. Il plico era arrivato anche quella volta via posta. Sulla lettera, il simbolo di Gladio, l'organizzazione paramilitare clandestina nata nel dopoguerra per contrastare un'eventuale invasione sovietica, un simbolo poi associato alla stagione dei misteri sulle stragi italiane. In quel periodo, Patronaggio era al centro delle polemiche per l'indagine sul ministro dell'Interno Matteo Salvini, per il blocco della nave Diciotti al porto di Catania. Il fascicolo, in quei giorni, era al tribunale dei ministri di Palermo. Per quella busta minacciosa erano subito intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Agrigento e un'inchiesta era stata aperta dalla procura di Caltanissetta, competente per le indagini che riguardano i magistrati del distretto agrigentino.

E' un flusso costante che continua a portare in Italia centinaia di migranti: dopo i due del weekend stanotte un altro sbarco fantasma a Lampedusa. Quindici persone, alcune di nazionalità eritrea, sono arrivate all'1.45 del mattino in prossimità delle coste dell'isola. Intercettate da una motovedetta sono state trainate fino in porto così come avvenuto poche ore prima con i 38 giunti direttamente dalla Libia a bordo di una barchetta in legno.

Gli sbarchi fantasma, tra Sicilia, Calabria e Puglia, a bordo di piccole imbarcazioni o velieri, continuano dunque. Ne abbiamo contati 11 solo a giugno. Oltre 360 le persone approdate cosi nell'ultimo week end, piu di 900 dall'inizio dell'anno, poco meno della metà del totale degli sbarcati del 2019 che ha superato quota 2100. Con un'impennata da maggio a ora quando sono arrivate piu'di 1100. Un numero sempre molto basso rispetto agli anni scorsi, ma rilevante se si considera la politica dei porti chiusi di Salvini.