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Zucchero "amaro" per il portafoglio: oggi costa quasi il 60% in più di un anno fa

La siccità, la guerra, il caro-energia e addirittura l'etanolo. Sono alcune delle cause dell'enorme rincaro che sta subendo lo zucchero da barbabietola da un anno a questa parte: + 59%. A pagarne le spese sono i consumatori, che neppure al discount o con i prodotti a marchio commerciale possono sperare di contenere i costi. L'analisi di Altroconsumo sui prezzi al consumo di un prodotto molto utilizzato in cucina. 

  • il nostro esperto
  • Alessandra Rivolta
11 maggio 2023
  • il nostro esperto
  • Alessandra Rivolta
Zucchero bianco raffina

Se pensiamo al cucchiaino di zucchero che mettiamo nel caffè o a quando prepariamo una torta di compleanno potremmo pensare che lo zucchero sia un prodotto marginale, non così rilevante per i consumi nazionali. Si tratta invece di un ingrediente di base non solo per le famiglie e i consumatori ma per l’intera industria dolciaria: merendine, biscotti, caramelle… c’è un intero indotto industriale che ha bisogno di questo ingrediente.  

Sebbene il costo al chilo dello zucchero sia piuttosto contenuto, sugli scaffali di supermercati, iper e discount questo prodotto è aumentato in un solo anno di quasi il 60%. Se a marzo 2022 un chilo di zucchero di barbabietola ci costava in media 0,86 euro oggi ci costa 1,36 euro. E il suo prezzo è in continua ma costante crescita se si pensa che rispetto a febbraio il prezzo a scaffale è aumentato ancora dell'1,1%.

Dieci prodotti sotto la lente

Un aumento confermato dai dati raccolti da Iri e rielaborati da Altroconsumo, all'interno della consueta analisi dei prezzi a scaffale di 10 tipologie di prodotti alimentari molto comuni sulle tavole degli italiani: dalla pasta al caffè, dalla passata di pomodoro, all'olio EVO, dalla farina 00 all'olio di semi di girasoli, fino ai prezzi di latte, banane e zucchine. E' bene precisare che si tratta dei prezzi che realmente i consumatori trovano sugli scaffali e non di prezzi all'ingrosso o del prodotto non lavorato. Tra i 10 prodotti del nostro personale paniere, lo zucchero è quello che sta facendo rilevare l'aumento maggiore rispetto ai costi di solo 12 mesi fa. Ma vediamo quando di preciso lo zucchero ha iniziato la sua corsa al rincaro e quali sono le ragioni che hanno portato a questi numeri.

Per quello di marca +75%

Se si parla di prezzi al consumo di zucchero di barbabietola occorre dire che gli aumenti sono cominciati ben prima di un anno fa: esattamente dall’autunno 2021, ma si sono intensificati durante l’estate dello scorso anno. Nello scorso autunno il prezzo al dettaglio di questo prodotto di base ha subito una forte impennata (per l'esattezza +24%) tra settembre e ottobre 2022. Anche negli ultimi mesi dell'anno e in questi primi mesi del 2023 il prezzo dello zucchero è continuato a salire, anche se non con percentuali a due cifre ma pur sempre in maniera costante. Un aumento generalizzato: aumentano i prezzi medi (+59% in un anno), aumentano i prezzi dello zucchero venduto al discount (+ 52% in un anno), aumentano i prezzi dei prodotti con il marchio del supermercato (+51%) e aumentano i prodotti di marca (+75% in un anno per lo zucchero semolato Eridania e +72% per lo zucchero Italia Zuccheri). 

Andamento prezzi zucchero

FONTE: Elaborazione Altroconsumo su dati IRI

 

Aumenta anche il discount

Stando al grafico precedente la situazione per il consumatore è sconfortante: in qualunque tipologia di punto vendita e per qualunque tipo di prodotto (tra quelli considerati) mettendo lo zucchero nel carrello ci troviamo a spendere decisamente di più di un anno fa. Certo, risparmiare un poco in questa situazione è ancora possibile: lo zucchero venduto al discount costa il 14% in meno del prezzo medio del prodotto. Anche i prodotti che hanno il marchio del distributore sono competitivi: costano il 9% in meno della media. Per questo prodotto meglio non contare troppo sulle promozioni: non sempre sono presenti e a volte riguardano i prodotti più costosi presenti a scaffale. Meglio sempre prestare attenzione e non limitarsi a guardare la percentuale di sconto: il prezzo al chilo di un prodotto costoso in promozione rischia di essere più alto di un prodotto non in promozione ma con un prezzo di partenza più basso.

Da cosa dipendono gli aumenti

La produzione italiana non è sufficiente a coprire il fabbisogno della nostra industria e dei nostri consumatori. Dipendiamo da altri paesi europei (Polonia, Francia e Germania sono tra i principali produttori europei) e da paesi extra-europei. Anche l'Europa, però, nel suo insieme sta soffrendo questo aumento. Ma quali sono i fattori che hanno influito sull'aumento dei prezzi dello zucchero?

Siccità e meno coltivazioni

Secondo la Commissione Europea una delle cause è la sempre più ridotta produzione di materia prima e la chiusura di molti zuccherifici. Se da un lato sul banco degli imputati c'è la siccità dell’ultima stagione (2021/2022) che ha ridotto la produttività (e anche la stagione 2022/2023 non sarà florida se la Commissione Europea prevede una riduzione del raccolto complessivo sotto le 15.000 tonnellate), dall'altra c'è la scelta da parte di molti agricoltori europei di destinare i terreni a produzioni più redditizie della barbabietola da zucchero (come quelle ad esempio dei cereali); una scelta che ha portato dal 2016 a oggi a perdere il 5% delle superfici coltivate a barbabietola.

I costi dell'energia e la guerra

Il fattore che ha penalizzato gli zuccherifici europei è invece il rincaro dei prezzi dell'energia. Gli zuccherifici sono industrie energivore (molte lavorazioni avvengono ad alte temperature), che hanno dovuto quindi sostenere costi di produzione sempre più elevati. Questo ha obbligato l'Europa a importare maggiormente dai paesi extra-europei lo zucchero necessario al suo fabbisogno interno. Bisogna poi considerare che il primo produttore mondiale di barbabietola da zucchero è la Federazione Russa e che l’Ucraina è al quinto posto: il conflitto tra i due grandi produttori ha certamente influito sull’andamento dei prezzi. 

L'etanolo

Più in generale, poi, il prezzo dello zucchero a livello internazionale è influenzato anche dalla convenienza relativa alla produzione di etanolo. Sia la canna da zucchero sia la barbabietola, infatti, possono essere utilizzate tanto per produrre zucchero quanto per produrre etanolo. La crescita dei prezzi dei prodotti energetici e la crescente domanda di etanolo per la produzione di biocarburanti hanno spinto molti produttori a destinare il loro raccolto alla produzione di etanolo rendendo più scarsa (e costosa) la materia prima disponibile per la produzione di zucchero. 

Come vanno i prezzi degli altri prodotti?

Al di là dello zucchero, ci sono altri prodotti del nostro carrello virtuale che nell'ultimo anno sono diventati più cari? I nostri dati ci dicono di sì: per tutti i prodotti alimentari considerati nella nostra analisi spendiamo in media più dello scorso anno. Se facciamo un confronto con i prezzi medi di marzo 2022, infatti, per tutte e 10 le categorie di prodotto dobbiamo segnalare un aumento considerevole

 Prodotto Prezzo in euro  Aumento in % rispetto al 2022
Marzo 2021 Marzo 2022 Marzo 2023
Latte UHT 1lt 0,89 0,91 1,24 36%
Farina di grano tenero (Tipo 00) 1kg 0,61 0,74 0,87 19%
Pasta di semola 1kg 1,27 1,48 1,72 16%
Zucchero da barbabietola 1kg 0,79 0,86 1,36 59%
Passata di pomodoro  1,24 1,28 1,57 22%
Olio extravergine di oliva 1lt 4,03 4,50 5,79 29%
Caffè in polvere 1kg 6,08 6,37 7,01 10%
Olio di semi di girasole 1lt 1,41 2,04 2,15 5%
Banane 1kg 1,59 1,64 1,83 11%
Zucchine 1kg 2,01 2,33 2,43 4%
TOTALE SPESA 19,92 22,16 25,98

FONTE: Elaborazione Altroconsumo su dati IRI

 

Immaginiamo una spesa tipo composta dai prodotti del nostro paniere: un litro di latte, di olio extravergine di oliva, di olio di girasole e poi un chilo di pasta, uno di farina, di zucchero, di passata, di caffè e per finire un chilo di banane e un chilo di zucchine. Quanto spendiamo per questa piccola spesa? Oggi in media in Italia spendiamo quasi 26 euro (25,98 euro per la precisione): è il 17% in più di quanto avremmo speso un anno fa quando il nostro scontrino sarebbe stato di 22,16 euro. Se torniamo ancora indietro vediamo che a marzo 2021 avremmo speso meno di 20 euro (19,92 euro) un valore molto simile a quello di marzo 2020 e di marzo 2019. In 4 anni (da marzo 2019) il nostro scontrino è aumentato del 35%.

Leggi anche i nostri approfondimenti dedicati alle diverse tipologie di zucchero e ai dolcificanti naturali.

Dolci e zuccheri in generale devono essere consumati con attenzione e moderazione. Usa il calcolatore per capire quanti grammi di zucchero stai consumando e a quanti sono i cucchiaini corrispondono.