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Acqua di casa sempre più salata: in Centro Italia le tariffe più alte

L’acqua potabile rincara ovunque, con punte del 35% in due anni. Ma la tariffa è liquida. In Italia una famiglia di tre persone paga in media 466 euro l’anno. A Milano “solo” 163, a Siena oltre 800.

  • il nostro esperto
  • Paolo Cazzaniga
12 dicembre 2023
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  • Paolo Cazzaniga
costi

Getti di rincari appesantiscono le bollette dell’acqua. L’inflazione, si sa, non risparmia i beni essenziali, e l’acqua non fa certo eccezione. La nostra inchiesta fotografa aumenti medi che rasentano la doppia cifra – per la precisione 9,5% – in due anni (da dicembre 2021 a oggi), relativi ai consumi idrici di una famiglia di tre persone, 182 metri cubi l’anno, vale a dire 166 litri al giorno a testa (dato Istat). Nella scorsa edizione di questa stessa indagine gli incrementi erano stati in media del 9,7% ma si riferivano ai quattro anni precedenti, non a due, come stavolta: quindi risultavano ben più contenuti. 

Puglia e Sardegna, uniche regioni con tariffa unica

Va detto che le tariffe dell’acqua non zampillano tutte allo stesso modo. L’unico capoluogo in cui la bolletta del servizio idrico non ha subìto alcun incremento nell’ultimo biennio è Catanzaro. Molto limitato, solo dell’1%, è stato l’aumento registrato a Bari, ma sarebbe più giusto dire in tutta la Puglia, dato che quella del Tacco d’Italia è una delle due sole Regioni (l’altra è la Sardegna) che applicano una tariffa idrica unica a livello regionale. Sul versante opposto troviamo la provincia autonoma di Bolzano, dove la tariffa esplode addirittura del 35,4%. Ma anche a Torino, Trento e L’Aquila gli aumenti sfondano quota 17%, seguiti sulla stessa scia negativa da quelli di Milano (16,4%), Genova (14,4) e Ancona (13,7).

A Milano l'acqua potabile più economica

Non si confondano i rincari percentuali con la spesa sostenuta dalle famiglie, perché spesso il confronto tra questi due valori, oltre che riservare sorprese, può risultare particolarmente stridente. Casi emblematici sono quelli di Bolzano e Milano, che se da un lato spiccano per l’alta percentuale di aumenti nel biennio considerato, dall’altro brillano per economicità della tariffa.  Gli abitanti delle due città che secondo gli ultimi dati Istat sono le più care d’Italia trovano infatti nell’acqua motivo di consolazione, visto che beneficiano storicamente di tariffe basse.

Anzi, proprio sulla tariffa idrica Milano vanta il primato di città più economica del nostro campione: meno di un euro al metro cubo (89 centesimi per la precisione). Per avere almeno qualche termine di paragone, basti dire che a Roma costa il doppio, e nella città in cui spende di più, Siena, il prezzo è di oltre quattro volte superiore (4,45 euro).

Quanto spende una famiglia di tre persone?

Ma quanto spendono gli italiani all’anno per la bolletta dell’acqua? Non poco: in media 466 euro. Il riferimento è alla famiglia di tre persone, composizione che la normativa considera lo standard di riferimento. Infatti, quando il gestore del servizio idrico non sa quanti sono i componenti che formano il nucleo familiare allacciato al contatore applica la tariffa tarata per la famiglia di tre persone. Questo perché i vantaggi sono riservati alle famiglie più numerose, che infatti beneficiano della tariffa agevolata per un numero di metri cubi d’acqua maggiore. Merito dell’introduzione del sistema di calcolo pro capite, che prevede che i consumi siano rapportati al numero di persone che vivono nell’abitazione, secondo scaglioni più generosi al crescere del numero dei componenti il nucleo familiare, ma che contempla anche soglie oltre le quali la tariffa aumenta, in modo da evitare che i vantaggi si trasformino in un lasciapassare per gli sprechi.

Prima dell’avvento della tariffa pro capite tutte le famiglie erano trattate allo stesso modo e i nuclei più numerosi finivano per pagare bollette insostenibili. Pertanto, se in casa siete più di tre, è molto importante comunicare al gestore il numero effettivo di persone, per potere accedere ai vantaggi.

tabella tariffe acqua

Scopri quanta acqua consumi con il nostro questionario e verifica quanti metri cubi di acqua troverai in bolletta a fine anno. Leggi anche i nostri consigli su come non sprecare acqua in casa.

Il livello di spesa più comune

Per realizzare questa indagine abbiamo scandagliato a fine settembre i siti internet dei gestori del servizio idrico. Il campione è considerevole: sono infatti 85 i capoluoghi presi in considerazione. Come si può notare in tabella, la classe di spesa più affollata è quella che prevede bollette annuali (sempre per una famiglia di tre persone che consuma 182 metri cubi d’acqua) che vanno da 370 a 500 euro. Si tratta di una forchetta di costo che raccoglie la maggioranza relativa del campione (42%) e che vede agli estremi Alessandria con 371 euro e Macerata con 495.  

Toscana, la regione con l'acqua più cara

Il secondo gruppo di città più numeroso (25%) è quello dei capoluoghi in cui la stima di spesa si colloca nella forbice compresa tra 500 a 700 euro annui, più precisamente dai 502 euro di La Spezia ai 693 euro di Massa. Quest’ultima si salva per pochi euro dall’essere annoverata nel gruppo delle città con le tariffe idriche più esose dell’inchiesta, in cui compaiono guarda caso tutte le altre province toscane, Lucca esclusa: da Firenze (742 euro) a Siena, che con 810 euro all’anno conquista l’inglorioso record di capoluogo con la bolletta dell’acqua più cara d’Italia.

Del resto, la Toscana ha ormai consolidato la fama di Regione con l’acqua più costosa e questi risultati non fanno altro che confermare quanto già risaputo. Nella schiera delle città più costose, cioè quelle con la bolletta idrica superiore ai 700 euro, l’unica al di fuori della Toscana è Frosinone (740 euro), che nella scorsa edizione della nostra indagine otteneva la maglia nera, ora ceduta a Siena.
Se invece allarghiamo lo sguardo alle macroaree del Paese, possiamo dire che l’acqua è mediamente più cara nelle città del Centro Italia, mentre la media di quelle del Nord e del Sud è paragonabile. 

La spesa di una famiglia di cinque persone

Anche per il profilo di cinque persone sono le famiglie delle regioni e delle province del Centro Italia a sostenere la spesa maggiore. L’area in assoluto più costosa resta comunque polarizzata alla Toscana, ma in ultima posizione non troviamo più Siena (ora terz’ultima), perché stavolta la maglia nera tocca a Livorno, con una stima di spesa di 1.424 euro l’anno. A differenza di quello che succede nello scenario di tre persone, per la famiglia di cinque componenti non emerge un raggruppamento di città preminente per livello di spesa che può essere preso a riferimento.  Sono quasi equivalenti per numero i capoluoghi la cui bolletta si attesta rispettivamente tra 500 e 700 euro (29% del campione) e tra i 700 e i 900 euro (31%). Il terzo raggruppamento più affollato (21%) è quello con le città in cui la bolletta supera – e spesso abbondantemente – i 1.000 euro. Solo sette i capoluoghi con la bolletta annua inferiore ai 500 euro: Milano, Catanzaro, Monza, Catania, Venezia, Napoli e Bergamo. 

La rete idrica è un colabrodo

Resta poi praticamente inalterato l’annoso problema delle falle degli acquedotti: si perde in media il 42% dell’acqua immessa in rete. Le criticità sono in particolare al Sud, dove le perdite d’acqua sono tra il 45 e il 54%. Basilicata e Sardegna segnano il record negativo (55%). La Valle d’Aosta è la più virtuosa (22%).